triplo viso strano

gregorio, 8 anni

Partecipanti: 6 bambini (6-8 anni)

Tempo: 90 minuti

Un tema di interesse emerso a scintillae nell’ambito delle ricerche  e le esplorazioni di materiali fisici e digitali realizzate da bambini e ragazzi intorno al tema del gioco e apprendimento nell’era digitale è stato quello della trasformazione.

Per esplorare quali trasformazioni è possibile produrre ponendo in relazione materiali analogici e strumenti e materiali digitali, e quanto questo nuovo contesto possa generare situazioni di stupore, di gioco (ludiche) e di apprendimento, abbiamo predisposto un ambiente che prevedeva la presenza di device digitali (iPad con un’applicazione con un effetto caleidoscopio) e vari materiali non strutturati (tessuti, materie plastiche, carte, filati, etc..)

Come momento introduttivo all’esperienza abbiamo discusso con i bambini il tema della trasformazione e posto queste domande:

cosa vuol dire trasformare?

cosa si può trasformare?

quali cose possono essere trasformate?

Il gruppo di bambini aveva tante idee rispetto a cosa è possibile trasformare o a cosa si trasforma. Gli esempi che usano sono legati in particolar modo alla natura e ai processi naturali.

un bruco che diventa farfalla _susanna, 6.5 a.

le piante, dai semi all’erba _carlotta, 8 a.

un camaleonte che cambia colore _giulio, 8 a.

la luce che si trasforma in arcobaleno _carlotta, 8 a.

Fino a che, un bambino, alla domanda cos’è dunque la trasformazione? risponde:

cambia tutto! _giulio, 8.a.

Proponiamo quindi loro di pensare e creare insieme trasformazioni, invitandoli a esplorare e sperimentare i materiali e lo spazio.

Gregorio viene affascinato dalla scomposizione e proiezione del suo volto su alcuni materiali presenti sul tavolo, resa possibile da un iPad e da un’applicazione con un effetto caleidoscopio.

c’è l’effetto dei mille occhi!

 

gregorio, 8 anni

Lo stupore di vedere il suo viso moltiplicato, scomposto e mutato lo diverte e lo incuriosisce. Sposta il viso, muove e ruota l’Ipad, cambia espressione: apre la bocca, spalanca gli occhi, tira fuori la lingua. Gioca all’interno di una libertà che non era prevista.

Lo stupore iniziale che lo ha attratto si converte presto in una ricerca personale che ha come oggetto il suo viso che cambia e lo strumento che gli permette di farlo accadere, in un tempo in cui stupore, gioco e apprendimento si fondono.

dal digitale all’analogico

La sua ricerca lo porta a chiedere all’atelierista alcuni piccoli specchi e altri materiali riflettenti. Una volta ottenuti, inizia a fare alcune prove per cercare di ricreare l’effetto caleidoscopio, osservato e agito nella dimensione digitale grazie all’iPad, questa volta però in modo analogico.

Si prende del tempo per sperimentare, osservare e provare diversi angoli e modelli, e mentre lavora commenta le sue prove, le sue teorie e le sue scoperte ad alta voce.

con gli specchietti divido il mio viso!

…ho gli occhi qui e la bocca là!

gregorio, 8 anni

dal singolo alla coppia

Alcuni degli altri bambini hanno notato ciò che sta facendo Gregorio; uno di loro, incuriosito, si avvicina per farsi raccontare ciò che sta realizzando. Il desiderio che muove la ricerca di Gregorio ispira anche Pietro, che decide di continuare con lui l’esplorazione.

wow! come hai fatto?

cambio aspetto!

giulio, 8 anni

Il valore della solidarietà tra i bambini nel sostenersi a vicenda nelle diverse ricerche fa circolare le idee e i vissuti.

dalla coppia al gruppo

Infine, ciascun bambino ha avuto la possibilità di condividere e spiegare ciò che aveva realizzato agli altri.

Gregorio, assieme a Giulio, ha presentato la sua ricerca e la peculiarità del suo oggetto: Triplo Viso Strano.

Grazie a questo scambio di esperienze, Gregorio ha scoperto un nuovo modo per osservare se stesso e il mondo intorno a sé. Il transitare di conoscenze tra i bambini, raccolti in piccoli gruppi o tutti insieme è, nell’esperienza educativa reggiana, una qualità che favorisce gli apprendimenti di bambini e adulti.

Attraverso ciò, si costruiscono e si sono costruite (nel caso specifico di quel pomeriggio e di quel gruppo) nuove conoscenze e domande che ci permetteranno di proseguire con altri gruppi ulteriori ricerche intorno al focus emerso: la trasformazione.

Questa prima ricerca mette in luce la relazione tra diversi saperi e discipline che intrecciano conoscenze fisiche e scientifiche, in sintonia con i processi conoscitivi dei bambini.

si chiama triplo viso strano!

ci sono 3 specchi e bisogna mettere la faccia sullo specchio centrale e sugli altri… è tutto strano, si deforma oppure si vedono solo dei pezzi!

gregorio, 8 anni